VIDA-Youth. Meeting internazionale ad Ancona

di Alessandro Colella

Dal 13 al 17 febbraio si è svolto il secondo meeting internazionale del progetto VIDA-Youth

(per saperne di più clicca QUI). Cinque giorni a disposizione dei partner per confrontarsi sullo stato dei lavori, condividere buone pratiche e programmare le attività future in vista dei prossimi appuntamenti. Cinque giorni per consolidare quelle relazioni umane e professionali indispensabili per raggiungere i risultati previsti dal progetto. L’organizzazione del meeting è stata gestita da Claudio Sdogati (TENDER) e dall’Associazione Culturale Communia.

Facoltà di Economia

La sessione di apertura si è svolta lunedì pomeriggio, presso la facoltà di economia dell’Università di Ancona, con il saluto di Claudio Sdogati, del prof. Antonio di Stasi (UNIVPM) e del prof. Alessandro Colella, presidente di Communia. Al termine dei saluti, i nuovi partner del progetto – AELV (ES), Hranice Dev Agency (CZ), IIS Podesti (IT) – hanno avuto la possibilità di presentarsi ai restanti partner. Una piacevole cena sociale e una notte di riposo hanno permesso ai partner di ricaricare le batterie per i lavori dei giorni seguenti.

IIS Podesti C. Onesti

Martedì mattina, l’IIS Podesti di Ancona ha ospitato i partner del progetto con la finalità di farli incontrare con le classi quarte e quinte della scuola. Dopo i saluti del dirigente scolastico Vinicio Cerqueti, ciascun partner, in inglese e spagnolo (come richiesto dai docenti), ha parlato del proprio territorio (storia, natura, eccellenze ecc.), delle attività che svolgono con le proprie organizzazioni, della violenza giovanile nei loro rispettivi paesi e delle strategie che hanno adottato e stanno adottando per contrastare tale fenomeno. Al termine della discussione svolta con gli studenti, i lavori si sono spostati definitivamente presso la Mole Vanvitelliana.

Mole Vanvitelliana

Da martedì pomeriggio a venerdì, presso la Mole Vanvitelliana, i partner hanno potuto:

  • condividere le buone pratiche volte alla prevenzione della violenza presenti nei loro rispettivi paesi, attraverso la messa a disposizione di documenti, indagini, ricerche, video e progetti realizzati in passato sul tema;
  • presentare lo sfondo teorico, metodologico e scientifico sulla base del quale sarà definito lo “strumento di valutazione” che dovrà verificare la qualità dello “strumento di indagine” che verrà sottoposto ai giovani per conoscere la loro consapevolezza intorno al tema della violenza nei primi incontri;
  • discutere in modo seminariale e laboratoriale intorno alle caratteristiche che dovrà possedere lo strumento di valutazione per essere effettivamente funzionale rispetto alla finalità dello strumento di indagine;
  • affrontare questioni, responsabilità e dubbi legati ad aspetti amministrativi, contrattuali e finanziari, alla diffusione e disseminazione del progetto e alla programmazione delle attività future, compresa la definizione del prossimo meeting, fissato a settembre 2017 in Repubblica Ceca.

Sono state delle giornate senza dubbio impegnative, umanamente importanti e, soprattutto, ricche di spunti per migliorare la qualità dell’apporto professionale che ogni singolo partner potrà dare al progetto.

Un ringraziamento speciale a Riccardo Tomassetti e Michela Picchio, dell’Associazione Culturale Communia, per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’evento, nell’accoglienza dei partner esteri e nel supporto a essi garantito. Un altro a Michele Marconi che, insieme alla stessa Michela Picchio (entrambi psicologi), ha presentato nella giornata di martedì pomeriggio una ricerca su due tipologie d’intervento volte alla prevenzione della violenza realizzate anche in Italia.

La prima, la “Campagna del fiocco bianco”, movimento partito dal Canada e ampiamente diffuso in più di 50 paesi del mondo, compresa l’Italia e la città di Ancona (2009), è un’iniziativa con un’organizzazione non gerarchica incentrata sulla violenza di genere; questa campagna fa leva prevalentemente sulla presa di coscienza e sulla responsabilità degli uomini, mette a disposizione un manuale e si occupa di tutte le forme di violenza fisica, verbale e psicologica. La seconda, il progetto “Youth4Youth”, co-finanziato dal programma Daphne III della Commissione Europea, è un’esperienza più recente (2012) e più simile all’organizzazione e agli intenti del progetto “VIDA Youth”; il progetto si occupa della violenza di genere e dei suoi fattori di rischio (disuguaglianza, stereotipi, concetti e credenze tradizionali etc.) e ha un approccio prevalentemente incentrato su aspetti che coinvolgono l’interazione uomo-donna. Propone un manuale di buone pratiche con cinque sessioni di lavoro, un laboratorio creativo e delle linee guida per la formazione di peer-educators.

Una versione più dettagliata di questa ricerca e altri materiali saranno, a breve, messi a disposizione sul nostro sito e sul sito del progetto VIDA-Youth.

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