di Irene Pugnaloni
Settembre. C’è chi torna sui banchi. C’è chi torna a scioperare. No, non parliamo questa volta dei controllori di volo, dei casellanti o degli allevatori di capre – anche se certamente potremmo fare scuola in tema di astensione dal lavoro. Ci riferiamo a quegli scioperi che hanno portato in piazza, ancora una volta con numeri da record, i giovanissimi per invocare un cambio di passo nelle politiche ambientali. I giorni passati sono stati forieri di un grande fermento transnazionale capitanato dall’ormai ubiquitaria Greta Thunberg: la maxi protesta giovanile, lo Youth Climate Summit, che ha fatto da antipasto al Climate Action Summit (CAS) del 23 settembre. Non è certo un caso che il CAS sia stato strategicamente posizionato nella giornata inaugurale della settimana che vede protagonisti alle Nazioni Unite i capi di Stato e di governo. Se è vero che in ogni singolo istante una costellazione di eventi più o meno significativi prende forma in ogni parte del globo, è altrettanto vero che “esistono” – e “resistono” all’ignoranza e all’oblio – soltanto quelliContinue reading →